IL CARNEVALE DI VENEZIA

Le origini del Carnevale di Venezia sono antichissime: sembra che risalga addirittura al 1094, secondo un documento del Doge Falier, dove si parla di divertimenti pubblici e nel quale il vocabolo Carnevale viene citato per la prima volta. Si dice che la classe politica veneziana, come già avveniva nell'antica Roma (vedi panem et circenses), volesse dare alla popolazione, e soprattutto ai ceti sociali più umili, un periodo dedicato interamente al divertimento e ai festeggiamenti, durante il quale i veneziani e i forestieri invadevano la città per far festa con musiche e balli. Indossando maschere e costumi, si otteneva una sorta di livellamento di tutte le divisioni sociali e si poteva prendersi gioco delle autorità e dell'aristocrazia.
Tali concessioni erano considerate uno sfogo alle tensioni e ai malumori che si creavano inevitabilmente all'interno della Repubblica di Venezia. Il periodo carnevalesco cambia da anno ad anno, come in tutto il mondo, ma grosso modo si svolge nei mesi di febbraio o marzo. È comunque nel XVIII secolo che il Carnevale di Venezia raggiunge il suo massimo splendore, diventando famoso in tutta l'Europa del tempo, costituendo un'attrazione turistica ed una mèta ambita da migliaia di visitatori festanti. Sono di quest'epoca le famigerate avventure di Giacomo Casanova. Scrittore veneziano, che fu tuttavia maggiormente conosciuto come uno dei massimi libertini della Venezia di quel tempo.

FESTA DI SAN MARCO

Tradizione centenaria vuole che il 25 aprile a Venezia, festa di san Marco, che casualmente coincide con la festa della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo, a fidanzate e mogli venga offerto un bocciolo (in veneto bòcolo) di rosa rossa, in segno d'amore.

LA VOGALONGA

E' una manifestazione di barche non competitiva che si tiene tra maggio e giugno. Fu durante una regata svoltasi nel 1974 tra dilettanti e professionisti che nacque l'idea di istituire una regata dedicata a tutti gli appassionati della voga veneta, per rilanciare quest'antica tradizione e per sostenere una campagna contro il degrado e il moto ondoso nella Laguna di Venezia.

REGATA STORICA

Nella laguna di Venezia era piuttosto comune e passare il tempo libero praticando la voga, con diversi tipi di imbarcazione. Da questa pratica amatoriale nacquero ben presto vere e proprie sfide di velocità e di durata, con modalità e regole sempre più precise. Secondo alcuni l'origine di questa festa risalirebbe al 942 quando avvenne un episodio analogo a quello del ratto delle sabine: durante una festa popolare, i pirati rapirono le donne veneziane giovani, ma furono subito inseguiti dagli uomini che remando furiosamente sulle loro barche riuscirono a raggiungere e liberare le veneziane rapite.
Da questo episodio ebbe origine la Festa delle Marie con annessa regata. La Regata Storica si svolge lungo il Canal Grande ed è uno spettacolo molto coinvolgente della città. È una manifestazione molto apprezzata dai turisti, e sentita in particolar modo dai veneziani. La manifestazione, che si svolge la prima domenica di settembre, è composta da due fasi: il corteo storico e, poi, le regate competitive.

LA FESTA DEL REDENTORE

E' l'evento che ricorda la costruzione della Chiesa del Redentore quale ex voto per la liberazione della città dalla peste del 1575-1577, flagello che provocò la morte di più di un terzo della popolazione della città in soli due anni. Alla fine della pestilenza, nel luglio del 1577, si decise di festeggiare con decorrenza annuale la liberazione, con allestimento di un ponte votivo.
Questa celebrazione diventa una tradizione ancora attiva dopo quasi cinque secoli. Il sabato che precede la terza domenica di luglio viene aperto un lungo ponte votivo di barche sul Canale della Giudecca collegando l'isola con le Zattere, permettendo in questo modo il raggiungimento pedonale della chiesa del Redentore. La festa del Redentore è anche famosa per i bellissimi fuochi d’artificio che si svolgono nel bacino di San Marco, davanti alla chiesta del Redentore.

FESTA DELLA MADONNA DELLA SALUTE

La festa ha origine, ancora una volta, da una grande epidemia di peste bubbonica che colpì tutta l'Italia del nord tra il 1630 e il 1631. E' l'epidemia fu descritta anche da Alessandro Manzoni ne I Promessi Sposi. Il contagio si estese a Venezia tramite alcuni inviati a chiedere aiuti alla Repubblica di Venezia. Gli ambasciatori furono alloggiati in quarantena nell'isola di San Servolo ma nonostante ciò l'epidemia si diffuse anche a Venezia, e fu molto grave, nel giro di poche settimane l'intera città venne colpita, con pesanti perdite tra gli abitanti e ne furono vittime lo stesso doge Nicolò Contarini e il patriarca Giovanni Tiepolo.
Il governo della Repubblica organizzò una processione di preghiera alla Madonna, a cui partecipò per tre giorni e per tre notti tutta la popolazione superstite. Poche settimane dopo, l'epidemia iniziò a rallentare per poi lentamente regredire fino a estinguersi definitivamente nel novembre 1631. Il governo decretò allora di ripetere ogni anno, in segno di ringraziamento, la processione in onore della Madonna denominata da allora della "Salute". Il governo della Repubblica mantenne fede al voto, e fece costruire la basilica di Santa Maria della Salute. Il primo pellegrinaggio di ringraziamento avvenne il 28 novembre 1631, subito dopo la fine dell'epidemia. La ricorrenza è molto sentita dalla popolazione veneziana. Ed è tradizione, in quel giorno, consumare un piatto a base di carne di montone e verze, la cosiddetta "castradina"

LA FESTA DELLA SENSA

La Festa della Sensa era una festività della Repubblica di Venezia celebrata nel giorno dell'Ascensione di Cristo.. Si ricordano due eventi importanti per la Repubblica: il 9 maggio dell'anno 1000 quando, il doge Pietro II Orseolo salvò le popolazioni della Dalmazia minacciate dagli Slavi. Questa fu la data segnò l'inizio dell'espansione veneziana sulle coste dell'Adriatico. Il secondo evento, è collegato all'anno 1177, quando, sotto il doge Sebastiano Ziani, Papa Alessandro III e l'imperatore Federico Barbarossa stipularono a Venezia il trattato di pace che pose fine alla diatriba secolare tra Papato e Impero. In occasione di questa festa si svolgeva il rito dello Sposalizio del Mare.
La cerimonia aveva originariamente un carattere propiziatorio con il mare. Si svolgeva con una solenne processione di imbarcazioni, guidata dalla nave del doge (dal 1253 il Bucintoro). Nelle acque davanti la chiesa dedicata a San Nicolò, patrono dei naviganti, veniva recitata una preghiera affinché «per noi e per tutti i navigatori il mare possa essere calmo e tranquillo»; poi il doge e gli altri venivano solennemente aspersi con l'acqua santa, il resto della quale veniva poi versato in mare. Nel 1177, secondo la leggenda su cui si basa il mito di Venezia, papa Alessandro III avrebbe conferito a questa antica cerimonia un carattere di sacralità, come ricompensa per Venezia nella lotta contro l'imperatore Federico Barbarossa. Ogni anno il doge lasciava cadere un anello consacrato nel mare, e con le parole «Ti sposiamo, mare. In segno di vero e perpetuo dominio» dichiarava Venezia e il mare indissolubilmente uniti, ribadendo il possesso sul mare Adriatico. Dal 1965 il comune di Venezia organizza ogni anno, in occasione della festa dell'Ascensione, una rievocazione storica dal vivo dell'antico sposalizio del mare.

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